Il laboratorio si basa sul principio “si impara a fare facendo” e stimola l’impegno progettuale dell’individuo.
Il fare è un sapere complesso che coinvolge mente, volontà, emozioni, comportamenti e quindi sviluppa competenze.
Il modello è quello della scuola-laboratorio di J. Dewey, il quale immagina il laboratorio come luogo fisico e sociale attrezzato che agisce come <<condizionatore e mediatore dell’attività>>.
Bruner, in particolare, ha affermato che l’apprendimento non è assimilazione passiva, ma attività, riscoperta, esplorazione. Il processo di apprendimento secondo Bruner, non riguarda solo l’acquisizione di conoscenze, ma anche di competenze: come capacità di servirsi delle conoscenze. Quando si tratta di acquisire una competenza nuova è necessario il ricorso all’esperienza diretta.
La proposta dei laboratori muove dalla considerazione del bambino come individuo attivo, dalla convinzione che l’apprendimento è una questione d’incorporamento, dalla considerazione della socializzazione come interazione attiva.
Il laboratorio, pertanto, è considerato come:
una situazione di apprendimento privilegiato, contiene una dimensione progettuale e operativa allo stesso tempo; propone problemi da risolvere e progetti da realizzare; utilizza conoscenze pregresse; propone una situazione cooperativa tra i discenti.
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Laboratorio del corpo
Il laboratorio vuole favorire l’espressione del potenziale creativo del bambino attraverso il movimento, funzione attraverso la quale il bambino impara...
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Laboratorio della città
Si sviluppa come esperienza di orientamento nel tessuto cittadino, come capacità di muoversi in uno spazio sia fisico che relazionale,...
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Role play
È un tipo di attività che richiede di interpretare, per un tempo limitato, il ruolo di attore e di interagire...